Il
fotografo, strutturando l'immagine secondo le proprie
convinzioni estetiche e vivendole come
oggettive,
si perde in una situazione tautologica
dove non incontra
altro che le proprie proiezioni;
l'immaginario viene vissuto
come reale e la fotografia diventa il
luogo dei miraggi
e dei fantasmi.Da "Fotografia e inconscio tecnologico" di Franco Vaccari
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